Pompe di Calore

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LE POMPE DI CALORE I CONCETTI GENERALI

Le pompe di calore, a differenza dei sistemi termici a combustione, offrono il vantaggio di poter essere utilizzate come climatizzatori durante la stagione calda: in estate invertono il loro funzionamento e trasferiscono il calore dall’edificio verso l’esterno, raffrescando gli ambienti
Tra le tecnologie impiantistiche, esse hanno ormai un ruolo di assoluto rilievo, impiegate per il riscaldamento di un fluido – aria o acqua – che trasformano in energia utile il calore (energia a bassa entalpia), altrimenti inutilizzato, presente nell’ambiente. Per funzionare, una pompa di calore necessita ovviamente di energia, ma quella che trasferisce all’interno dell’ambiente sotto forma di calore è maggiore di quella che consuma, garantendo così un notevole risparmio. La pompa di calore sfrutta, infatti, il calore gratuito e illimitato immagazzinato nell’aria, nell’acqua superficiale, nelle falde acquifere sotterranee e nel terreno.
I sistemi a pompa di calore costituiscono uno dei sistemi di climatizzazione a ciclo annuale attualmente più efficiente ed efficace e sono in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi 20-20-20 di riduzione dei consumi di energia, di riduzione delle emissioni di gas climalteranti e di incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili: consentono, infatti, risparmi dal 40 al 60 % di energia primaria, con pari riduzione della CO2, e impiegano per il loro funzionamento circa il 75% di energia rinnovabile.
La soluzione con le sole pompe di calore comporta pertanto costi di installazione inferiori rispetto all’applicazione di una caldaia e di un condizionatore e la conseguente riduzione dei costi gestionali e manutentivi dell’impianto.
L’adozione di un impianto di climatizzazione con pompa di calore fa anche crescere la classe energetica dell’edificio, permettendo il raggiungimento di classi elevate tanto nelle nuove costruzioni che in quelle esistenti, e migliora la qualità dell’aria nelle grandi aree urbane perché l’inquinamento dovuto alla produzione di energia per il funzionamento di questi sistemi è de-localizzato.

LA TECNOLOGIA

La pompa di calore deve il suo nome al fatto di essere in grado di trasferire calore da una sorgente a bassa temperatura a un pozzo a temperatura più alta, così come una pompa solleva un fluido da una quota inferiore a una superiore.
Ci sono diverse soluzioni impiantistiche che la rendono adatta e di facile applicazione per tutte le esigenze: si va dalle tipologie più semplici, che utilizzano l’aria come sorgente esterna, alle più complesse, con sonde nel terreno o nelle acque di falda. Le pompe di calore si distinguono in base alla sorgente fredda e al pozzo caldo che utilizzano. Possono quindi essere del tipo aria-aria, aria-acqua, acqua-aria, acqua-acqua, in base alla combinazione dei due fluidi che scambiano calore con la sorgente esterna e con l’ambiente interno. Un’ulteriore tipologia è quella delle pompe di calore geotermiche (Ground Source Heat Pump), che sfruttano il calore a bassa entalpia del terreno.

 

STRUMENTI DI SOSTEGNO

Le pompe di calore sono sistemi ad alta efficienza che impiegano energia rinnovabile e possono usufruire di diverse forme di incentivazione (dal 2012 non cumulabili fra loro). Attualmente sono in vigore:
– Detrazioni fiscali pari al 65% (diluite in 10 anni) delle spese sostenute per la sostituzione integrale del’impianto di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza; è possibile detrarre anche le spese per interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
– Detrazioni fiscali 50% (diluite in 10 anni) delle spese sostenute per interventi di efficienza energetica; è un incentivo già previsto da diversi anni per le ristrutturazioni edilizie; non sono richiesti requisiti particolari per le pompe di calore.
– Conto Energia per le rinnovabili termiche, meccanismo di incentivazione delle rinnovabili termiche basato sui criteri del conto energia, cioè sulla corresponsione di un incentivo per ogni kWh di energia termica prodotto; lo scopo è quello di assicurare una equa remunerazione dei costi di investimento ed esercizio e sarà commisurato alla produzione di energia termica da pompa di calore.